CON
IL CUORE SI CREDE PER OTTENERE LA GIUSTIZIA E CON LA BOCCA SI FA LA PROFESSIONE
DI FEDE PER AVERE LA SALVEZZA. PERCHÉ L'ANNO DELLA FEDE POSSA CONDURRE TUTTI I
CREDENTI A IMPARARE A MEMORIA IL CREDO A RECITARLO OGNI GIORNO COME PREGHIERA,
COSÌ CHE IL RESPIRO SI ACCORDI CON LA FEDE.
Io
credo in Dio. Così inizia il simbolo apostolico. Ma quanti sanno cosa significhi
veramente credere? La maggior parte dei cristiani è entrata nella fede sin
dalla nascita, grazie alla fede dei propri genitori che, al momento del
Battesimo, hanno risposto per loro conto: “Credo! Altri sono entrati nella fede
attraverso la progressiva adesione a una grazia di conversione. In ogni caso,
la fede è sempre un “dono” di Dio. Un dono che viene dalla sua bontà e dalla
sua potenza. Un dono che va fiduciosamente accolto. La fede è l’incontro tra la
fiducia che Dio ha in noi e la fiducia che abbiamo noi in Lui. L’anelito che
Dio mette nel cuore dei credenti inserisce la piccola storia degli uomini nella
storia di Dio. Il credere, quindi, è fame e sete di Dio, di conoscere il suo
Volto, di ascoltare la sua Parola. La fede è vita, e ha bisogno di interiorità
e della lotta di ogni giorno per essere calata nella storia quotidiana e
reggere il confronto con le logiche del “mondo”. La fede non è una questione di
intelligenza ma è uno stretto rapporto di amore tra Dio e la sua creatura. E’
amando Dio “con tutto il cuore con tutta l’anima, con tutte le forze” (Dt 6,5)
che si può trovare il coraggio di entrare nella “porta stretta”, una scelta che
qualche volta può costare anche il prezzo della vita. “Chi vorrà salvare la
propria vita la perderà, ma chi perderà la propria vita per causa mia, la
troverà” (Mt 16,25) “La “porta della fede” (cfr At 14,27) che introduce alla
vita di comunione con Dio e permette l’ingresso nella sua Chiesa è sempre
aperta per noi”, Scrive il Santo Padre Benedetto XVI nella Lettera Apostolica
“Porta Fidei” “Attraversare quella porta comporta immettersi in un cammino che
dura tutta la vita.” Con il suo amore, Gesù Cristo attira a sé gli uomini di
ogni generazione: in ogni tempo Egli convoca la Chiesa affidandole l’annuncio
del Vangelo, con un mandato che è sempre nuovo. Per questo anche oggi è
necessario un più convinto impegno ecclesiale a favore di una nuova
evangelizzazione per riscoprire la gioia nel credere e ritrovare l’entusiasmo
nel comunicare la fede.”
Grazie madonnina mia per l'aiuto che stai dando alla mia famiglia, in particolare ai miei figli figli figli.nelle tue braccia li abbandono. Proteggerli con il tuo amore misericordioso. ALLELUIA ALLELUIA.
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