Parla con la Vergine Maria

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sabato 13 luglio 2013

VOCAZIONE: il Signore mi chiama? Come riconoscere la chiamata

Normalmente le persone che “sentono” la chiamata trovano molta pace e serenità pensando nel Signore e pensando nell'apostolato che possono vivere per Lui. Sentimenti inequivocabili che lasciano dentro noi la pace del cuore; forse come quella che in una notte d’estate proviamo al contemplare le stelle del firmamento. Serenità e desiderio di ricerca ulteriore; una pace dentro di noi inspiegabile, seguita da tanto ottimismo e voglia di cercare. Il Signore sta iniziando ad entrare nella vostra vita ed è Lui stesso il primo interessato affinché la vita di ciascuno di noi sia nella pace e trovi il senso più giusto. Il Signore ci parla sempre e in tanti modi, a volte pensiamo che Lui ci debba parlare come gli parliamo noi e “pretendiamo” di ascoltare le sue parole. Circostanze della vita, conversazioni con gli altri, la lettura di un buon libro, ecc… sono tutti mezzi che Lui usa per poterci parlare e per poterci rispondere. Inizia tutto così; non ti accorgi nemmeno che la tua vita inizia prendere una dimensione diversa; inizi a rinnovare la tua fede in Gesù e continui a cercarlo nella preghiera e nelle sensazioni che ti lascia entrando nella tua anima. Nella preghiera Lui si fa presente nella nostra coscienza e nel nostro cuore;  come vedi, le cose non sono poi così complicate. Normalmente la vocazione segue un “processo” e quindi vari segni entrano in gioco.  La dimensione spirituale, l’amore verso il Signore, lo stare “bene” vicino a Lui, il piacere di pregare, il voler “consolare” il cuore di Cristo, ecc… sono segni evidenti di “intimità” con Gesù. Tu avverti nel cuore il desiderio di “donarti” a Lui e quindi si può parlare di un elemento molto, molto importante per una verifica o per un cammino di discernimento vocazionale.
 Tutto comincia da uno sguardo, sì, un semplice sguardo, ma non uno come tanti, uno sguardo completamente diverso, intenso, profondo, che mentre guarda ama, ricrea, rivitalizza e sostanzia di senso. E’ il Suo sguardo, quello di Dio verso la sua creatura, l’opera uscita dalle sue mani, da sempre pensata, voluta e amata. Quello sguardo in un istante è capace di comunicare alla persona che lo riceve tutto questo. In un istante ci si sente amati come non mai, ci si sente persone piene di senso, uniche e irripetibili chiamate ad un confronto personale e totalizzante con Lui. E il resto? Il resto, ossia tutto quello per cui fino a quel momento si era vissuto sembra impallidire di colpo, perde di spessore, di importante, di attrattiva; c’è, continua ad esserci, ma Lui, Lui è di più, molto di più e chiama, invita con una dolcezza, una grazia e una persuasività uniche, mai provate e vissute, ma assolutamente godute e apprezzate. A volte quando il Signore ci vuole dire qualche cosa di grande ci comincia, per così dire, a preparare a poco a poco aumentando sempre di più  il desiderio di dare e fare e il desiderio di intensificare la preghiera.  A ognuno il Signore parla con alcuni segni piuttosto che altri. A ognuno il compito di leggere-discernere nella Parola di Dio, nei fatti ordinari o negli eventi “straordinari”, nei messaggi inviati dal proprio cuore, un appello rivolto alla propria persona, una chiamata unica, sorprendente, inaspettata che ti cattura e allo stesso tempo ti segna e lascia dentro te  un valore sostanzialmente profondo. Gesù è già dentro di te, anche quando non senti quella pulsazione emotiva dove vedi carnalmente il suo manifestarsi, è ugualmente presente nella tua vita e ti sta chiedendo di seguirlo perché sei tu il prescelto, sei tu il figlio ai cui ha dato la possibilità di far discernere in te lo Spirito Santo. Sentire nostro Signore Gesù è qualcosa di raro, sono emozioni accompagnate da momenti speciali e di fatti il più delle volte irruenti e schiaccianti, che non lasciano troppo spazio alla titubanza nella risposta e nell'adesione.


Un video molto suggestivo che mette in risalto un discorso che un'anima rivolge a nostro Signore sentendo il richiamo alla vocazione.

IL"DISCERNIMENTO": QUALI SONO I PASSI PER CAPIRE COSA VUOLE DIO DA ME?

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