Parla con la Vergine Maria

Parla con la Vergine Maria
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venerdì 14 ottobre 2011

Intervista a Dio - Video YouTube

INTERVISTA A DIO
Ecco a voi il video che negli ultimi mesi ha fatto il giro del mondo; una bellissima intervista fatta a Dio.
Tratto da Youtube per il sito Madonna Miracolosa

Preghiera per gli sposi:Il dono di nozze da parte di Dio

La creatura che hai al fianco è mia.
Io l'ho creata.
Io le ho voluto bene da sempre, prima di te e più di te.
Per lei non ho esitato a dare la mia vita.
Te la affido.
La prendi dalle mie mani e ne diventi responsabile.
Quando l'hai incontrata l'hai trovata amabile e bella.
Sono le mie mani che hanno plasmato la sua bellezza,
è il mio cuore che ha messo in lei tenerezza ed amore,
è la mia sapienza che ha formato la sua sensibilità,
la sua intelligenza e tutte le qualità che hai trovato in lei.
Ma non puoi limitarti a godere del suo fascino.
Devi impegnarti a rispondere ai suoi bisogni, ai suoi desideri.
Ha bisogno di serenità e di gioia, di affetto e di tenerezza,
di piacere e di divertimento, di accoglienza e di dialogo,
di rapporti umani, di soddisfazione nel lavoro,
e di tante altre cose.
Ma ricorda che ha bisogno soprattutto di Me.
Sono Io, e non tu, il principio, il fine,
il destino di tutta la sua vita.
Aiutala ad incontrarmi nella preghiera, nella Parola,
nel perdono, nella speranza.
Abbi fiducia in Me.
La ameremo insieme. Io la amo da sempre.
Tu hai cominciato ad amarla da qualche anno,
da quando vi siete innamorati.
Sono Io che ho messo nel tuo cuore l'amore per lei.
Era il modo più bello per dirti
"Ecco te l'affido
Gioisci della sua bellezza e delle sue qualità"
Con le parole "Prometto di esserti fedele,
di amarti e rispettarti per tutta la vita"
è come se mi rispondessi che sei felice di accoglierla
nella tua vita e di prenderti cura di lei.
Da quel momento siamo in due ad amarla.
Anzi Io ti rendo capace di amarla "da Dio",
regalandoti un supplemento di amore
che trasforma il tuo amore di creatura
e lo rende simile al mio.
E' il mio dono di nozze: la grazia del sacramento del matrimonio.
Io sarò sempre con voi
e farò di voi gli strumenti del mio amore
e della mia tenerezza:
continuerò ad amarvi attraverso i vostri gesti d'amore"

Preghiera per la Serenità

Dio, dammi la Serenità
di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso
e la saggezza per capire la differenza.
Vivendo ogni giorno la vita,
godendo ogni momento,
accettando la fatica
come cammino verso la pace,
prendendo questo mondo così come è
e non come io lo vorrei.
Credendo che ogni cosa sarà da Te resa giusta
se mi abbandonerò alla Tua volontà,
così che io possa vivere
ragionevolmente sereno in questa vita,
e estremamente felice con Te
per sempre nella prossima.

Preghiere per un bambino ammalato

O Madre carissima, Maria,
ti prego per questo bambino ammalato.
Tu sei nostra madre e noi siamo tuoi figli.

Tu conosci in tutto ciò di cui abbiamo bisogno

Questo bambino è ammalato:
ti prego, prendilo sul tuo grembo
e sii una madre per lui.

Nel nome di Gesù,
dagli una buona salute
e benedicilo ora e sempre.
Amen.

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Signore,
tu hai invitato i bambini a venire da te,
per stendere la tue mani su di loro e benedirli.

Noi ti preghiamo di stendere ora la tua mano
sopra questo bambino
per alleviare il suo dolore,
per liberarlo da tutte le sue sofferenze.

Che la tua misericordia gli ridoni la salute
del corpo e dell'anima,
affinché con un cuore riconoscente
egli possa amarti e servirti.

Telo chiediamo perchè tu sei Amore.
Amen.

PREGHIERA PER TUTTI GLI AMMALATI

O mio Dio, Padre, Divina Madre, questi ammalati di cui in questo momento leggiamo i nomi:. sono venuti a chiederti ciò che desiderano e che ritengono essere la cosa più importante per loro:, Tu, Dio, fai entrare nel loro cuore queste parole: “E’ importante essere sani nell’anima!” Padre, sia fatta su di loro la Tua Santa Volontà in tutto! Ti preghiamo in loro nome Affinché guariscano la loro mente e concedano a loro stessi il ritorno della salute nel loro corpo. Manda ad essi i Tuoi Angeli guaritori e proteggili Ti preghiamo anche per tutti noi, qui presenti, che intercediamo per loro, purifica i nostri cuori per renderci strumenti degni di donare la Tua pace e la Tua misericordia. Amen.

lunedì 10 ottobre 2011

La dolcezza dell'Ave Maria ...

La dolcezza dell'Ave Maria ... Ricordate quali sono le prime preghiere che abbiamo imparato? La preghiera all'Angelo Custode, l'Ave Maria, il Padre Nostro ... Da allora queste preghiere ci hanno sempre seguito, sono diventate parte di noi, sono il racconto di un libro già scritto nel cuore ... Quando con il battesimo siamo nati spiritualmente in Cristo, anche noi siamo stati presentati nel Tempio. Proprio come Gesù! Già allora dunque, abbiamo avuto Maria per nostra madre. Non è meraviglioso? Dire un'Ave Maria è come regalarLe un fiore dicendole ti amo. Lei è sempre attenta a noi e quando le parliamo col cuore scende ai suoi figli con la gloria del cielo. Proviamo a leggere nel cuore l'Ave Maria, lentamente ... molto lentamente ... meditiamo sul significato di ogni singola parola. Ave Maria ... piena di grazia ... il Signore è con te ... tu sei benedetta fra le donne ... e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù ... Santa Maria ... Madre di Dio ... prega per noi peccatori ... adesso e nell'ora della nostra morte ... Quale meraviglia! Giglio di purezza! La Madre del nostro Dio è anche Madre nostra! Ci ama infinitamente! Ricorriamo a Lei con tutta, ma proprio tutta la fiducia che possiamo esprimere! Maria Madre nostra è potentissima, nè in terra, né in cielo le si può negare niente, è la Madre di Dio! Non solo: è anche Regina degli Angeli e dei Santi! Affidiamoci, affidiamoci a Lei che ci raccomanda a suo Figlio, ci affida ai suoi Santi, ci invia i suoi Angeli ... e non stupiamoci, è nostra Madre! Non facciamola soffrire, amiamola! Lei desidera immensamente il nostro amore così come ci ama immensamente, soffre e gioisce per noi proprio come ha sofferto e gioito per Gesù, il quale non ha chiesto sacrifici, ha chiesto solo amore ... e si è sacrificato Lui stesso per noi, il nostro Dio! Maria Madre nostra è strada d'amore e di salvezza che porta al cuore del Figlio, è la via che rende invincibili, che nulla fa temere! Ave Maria piena di grazia, il Signore è con te, tu sei la benedetta fra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù ... Ti amo

Benedizioni e Benefici del Santo Rosario

“Maria, che sei entrata nel mondo senza macchia, ottienimi da Dio che io possa uscirne senza colpa.” Benedizioni del Rosario 1. I peccatori saranno perdonati. 2. Le anime assetate saranno ristorate. 3. Coloro che sono incatenati avranno le loro catene spezzate. 4. Coloro che piangono troveranno felicità. 5. Coloro che sono tentati troveranno pace. 6. Il povero troverà aiuto. 7. I Religiosi saranno corretti. 8. Coloro che sono ignoranti saranno istruiti. 9. L’ardente imparerà a superare l’orgoglio. 10. I defunti (le anime sante del purgatorio) avranno sollievo alle loro pene dai suffragi. Benefici del Rosario 1. Gradualmente ci da una perfetta conoscenza di Gesù. 2. Purifica le nostre anime, lava via il peccato. 3. Ci da vittoria su tutti i nostri nemici. 4. Ci rende facile praticare la virtù. 5. Fa ardere in noi l’amore del Signore. 6. Ci arricchisce di grazie e meriti. 7. Ci provvede cosa occorre per pagare tutti i nostri debiti a Dio e ai nostri compagni; e finalmente, ottiene tutti i tipi di grazie per noi dall’Onnipotente. Amate la Madonna e fatela amare. Recitate sempre il Rosario Promesse a chi porta sempre devotamente con se la Corona del Rosario 1) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me condotti a mio Figlio. 2) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno da me aiutati nelle loro imprese. 3) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, impareranno ad amare la Parola e la Parola li farà liberi. Non saranno più schiavi. 4) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, ameranno sempre di più mio Figlio. 5) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una conoscenza più profonda di mio Figlio nella loro vita quotidiana. 6) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un desiderio profondo di vestire con decenza per non perdere la virtù della modestia. 7) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, cresceranno nella virtù della castità. Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una coscienza più profonda dei loro peccati e cercheranno sinceramente di correggere la propria vita. 9) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno un profondo desiderio di diffondere il messaggio di Fatima. 10) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, sperimenteranno la grazia della mia intercessione. 11) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nella loro vita giornaliera. 12) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno ripieni di un profondo desiderio di recitare il S. Rosario e meditare i Misteri. 13) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno confortati nei momenti di tristezza. 14) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, riceveranno il potere di prendere decisioni sagge illuminati dallo Spirito Santo. 15) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno invasi da un profondo desiderio di portare oggetti benedetti. 16) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, venereranno il mio Cuore immacolato e il Sacro Cuore di mio Figlio. 17) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, non useranno il nome di Dio invano. 18) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno una profonda compassione per Cristo crocifisso e aumenterà il loro amore per Lui. 19) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, saranno guariti da malattie fisiche, mentali ed emozionali. 20) Tutti coloro che portano fedelmente la corona del Santo Rosario, avranno pace nelle proprie famiglie.

Preghiera di riparazione contro le bestemmie.

Eterno Padre, vi offro le lodi degli Angeli, dei Santi e delle anime buone, per riparare le bestemmie e gl’insulti dei cattivi! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro la purezza di Maria Santissima e delle anime vergini, per riparare la disonestà del mondo! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro l’amore che eb­be Gesù nell’istituire l’Eucaristia, per ri­parare le Comunioni sacrileghe! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro lo zelo che eb­be Gesù per la vostra Casa, in ripara­zione delle profanazioni che si fanno in Chiesa! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro l’atto di sotto­missione al vostro volere, che fece Gesù nell’orto, per riparare le ribellioni delle creature alla vostra volontà! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro il Sangue del vostro Divin Figlio, per riparare gli omi­cidi, i ferimenti e le risse! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro i dolori che soffri Gesù nella coronazione di spine, per riparare tutti i peccati di pensiero delle anime! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro l’amarezza che provò Gesù quando fu abbeverato di fiele e mirra, per riparare le golosità e le in­temperanze del mondo! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro lo spasimo che ebbe Gesù Cristo a sentirsi trapassare le mani dai chiodi, per riparare i peccati che le creature fanno con le mani! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro il perdono che Gesù accordò ai suoi crocifissori, per ri­parare i peccati di coloro che non vo­gliono perdonare i nemici! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro le umiliazioni e gli insulti che soffrì Gesù nella Passio­ne, per riparare la superbia e l’orgoglio delle creature! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro la ferita del Costato di Gesù, per riparare i peccati di coloro che dovrebbero amarvi di più! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro i dolori che soffri Maria Santissima ai piedi della Cro­ce, per riparare la trascuratezza delle ma­dri nell’educare i figli! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro le ultime pa­role che Gesù disse in Croce, per ripa­rare i discorsi scandalosi! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro il Cuore di Gesù ed il Cuore Immacolato e Addolo­rato di Maria per riparare il poco amore che vi portano le anime! Gloria al Padre… Eterno Padre, vi offro tutte le soffe­renze di Gesù dalla nascita alla morte, per riparare le colpe delle anime purgan­ti! Gloria al Padre… Cinque Pater, Ave, Gloria, in onore delle Cinque Piaghe.

La Sacra Sindone

La Sindone, segno dell'amore di Dio. Tra scienza e Storia Possiamo affermare senza alcuna ombra di dubbio che la Sindone è il reperto archeologico più studiato al mondo. Da quel lontano 25 maggio 1898, quando l’avvocato Secondo Pia le scattò la prima fotografia, è stato fino ai nostri giorni, un susseguirsi quasi incalzante di indagini, studi ed esperimenti. Se fosse il presunto lenzuolo funebre di un faraone o di un qualunque dignitario assiro babilonese o romano, farebbe da anni bella mostra di se in un museo con tanto di targa che ne testimonia l’appartenenza. Però purtroppo (o per fortuna) tutto porta a far credere, che quel telo di lino avvolse il cadavere non di un personaggio qualsiasi, pur se illustre, ma bensì quello di Gesù il nazareno. Ed allora sorgono i problemi di carattere ideologico, storico, esegetico e chi più ne ha più ne metta; tutto in barba alle più elementari norme del buon senso e della logica. Norme che ormai ci dicono in modo inconfutabile, che quel sudario coprì dalla testa ai piedi, di fronte e di schiena, il corpo martoriato di un uomo deceduto per crocifissione. Ci dicono, senza ombra di dubbio, che le impronte lasciate sulla stoffa non provengono da un artistica mano umana, ma sono i segni impressi da un corpo senza vita. Ci raccontano con agghiacciante dovizia di particolari, delle torture, dei patimenti, che quel corpo ha subito prima di spirare. E “guarda caso”, calzano in modo spettacolare, con quanto è raccontato dai vangeli riguardo la passione e la morte del Cristo. L’avv. Secondo Pia e la sua foto della sacra Sindone Le illazioni iniziarono subito, appena furono divulgate le prime immagini fotografiche di Secondo Pia, dalle quali ci si rese conto con stupore, che l’impronta impressa sul telo sindonico era un negativo fotografico. Il povero avvocato fu tacciato di ogni sorta di imbroglio e raggiro, perfino da gente che di fotografia se ne intendeva quanto una locomotiva se ne intende di filologia romanza. Senza dimenticare che si era ai primordi di tale tecnologia e chi la poneva in essere doveva considerasi un vero pioniere. Il Pia fece dei “miracoli” per immortalare quell’evanescente immagine sulla lastra fotografica, sia per il pochissimo tempo che gli venne concesso, sia per l’attrezzatura di cui disponeva e non ultimo per la luce di cui poté far uso, generata dalle prime ed arcaiche lampadine elettriche. Fortunatamente nel 1931, Giuseppe Enrie fotografò nuovamente il lenzuolo sindonico ed ottenne gli stessi identici risultati di 67 anni prima, ma questa volta con apparecchiature più evolute e sotto gli occhi altri esperti. Dal 1931 in poi, innumerevoli furono gli studi effettuati attraverso le branche più disparate della scienza, fino a giungere al 1978 quando il telo fu sottoposto ad un vero e proprio “tour de force” di esperimenti ottici di ogni genere, accompagnati da prelievi e sondaggi. Tutti confermarono ciò che si era sempre pensato: 1) La Sindone non era un dipinto; 2) Le macchie sulle ferite che fino ad allora erano apparse come di sangue, erano effettivamente composte da tale elemento; 3) L’indagine merceologica sulla tessitura del telo, lo identificava come un manufatto mediorientale databile al primo secolo dopo Cristo; 4) L’immagine era prodotta da una “strinatura” (ossidazione) delle fibrille superficiali di ogni fibra di lino; 5) L’immagine, sotto le macchie di sangue, non appariva; Nel rovescio non c’era alcuna traccia dell’immagine. Naturalmente tutto ciò non spiegò come l’impronta si fosse formata su quel telo di lino, lungo 4 metri e 36 centimetri, nonché alto 1 metro e 10 centimetri.

Essere Cristiani

Essere Cristiani non significa andare a Messa, festeggiare il Natale e la Pasqua.Essere cristiani è seguire Gesù, ma dobbiamo ricordarci che la sua strada non è la strada degli uomini e il cammino è lungo e faticoso. Credetemi, ne vale la pena perchè il premio finale ci ricompenserà di tutte le sofferenze

La Passione di Gesù vissuta da Maria

La Passione di Gesù vissuta da Maria Una madre sarebbe turbata molto dolorosamente se vedesse mettere a morte il proprio figlio; io fui così durante la Passione di mio Figlio. Oh figlia mia! Sebbene parli solo a te, sento tuttavia tramite te tutti gli uomini che seguono la fede santa. Oh figlia mia! Ecco quali cose il mio caro Figlio ha sofferto per voi: Essendo venuto il tempo di questo combattimento così forte e così duro, dove con grandi dolori e pene ha riscattato le anime, mio Figlio piangeva ed il sudore di sangue colava dal suo corpo, tanto la sua Umanità era consumata dalla paura naturale di cui soffriva… I suoi nemici si impossessarono di Lui, lo colpirono sulle guance e lo schernirono. Fu legato, schiaffeggiato; gli sputarono sul viso. Essendo stato condotto verso la colonna, mio Figlio stesso si spogliò dei suoi abiti e avvicinò alla colonna le sue mani che i suoi nemici legarono senza misericordia. Non avendo più niente per coprirsi, sopportò la vergogna e la nudità. Vidi il suo corpo sacro, frustato, insanguinato. Quando si ritiravano le frustate, si solcava e lacerava la sua carne; è stato frustato fino all’interno. L’uomo è mancato maliziosamente in tutte le sue membra, mio Figlio beneamato l’ha soddisfatto con tutte le sue. Il sangue colava a fiotti; la sua carne sacra volava in brandelli in modo tale che le sue costole apparivano. Non c’erano più in Lui che ferite, contusioni, piaghe infiammate che non furono affatto medicate e nemmeno alleviate con l’olio. Tutti quelli che erano nel seno di Abramo avrebbero preferito essere eternamente all’inferno che vedere una pena così orribile nel loro Signore. Qualcuno allora disse con emozione: “Eh che cosa! Lo farete, morire senza venire giudicato?” Ed egli tagliò i legami che lo incatenavano alla colonna. Mio Figlio volle riprendere i suoi vestiti, ma i suoi nemici non sopportarono che si vestisse; lo spinsero e lo costrinsero ad avanzare. Potè infine vestirsi, e con la sua tunica asciugò i suoi occhi ed il suo viso tutti grondanti di sangue. Vidi allora il posto dove erano i suoi piedi pieni di sangue e le orme di mio Figlio. Ovunque passasse, la terra si tingeva del suo sangue. Quando, colpendolo duramente alla testa, lo si incoronò di spine, queste spine lunghe, solide, acute come dardi si aprirono una strada nella testa sacra di mio Figlio. Invenzione inaudita! Supplizio orribile! Orribile sofferenza! Tutto il suo corpo tremava a causa dell’immenso dolore! Considerate quale fu il mio tormento. Ah! Certo, nessuno può comprenderlo, perché le membra di mio Figlio furono quasi le mie membra, il suo Cuore fu quasi il mio Cuore. E quando Egli soffriva io ne sentivo le torture; quando fu colpito, flagellato, anche il mio Cuore lo fu; torrenti di lacrime colavano dai miei occhi e il mio corpo si seccò dal dolore. Mio Figlio si avviò al luogo della sua morte, caricato della Croce, certuni lo colpivano al collo, altri al viso, fu così fortemente picchiato che sentivo i colpi. Quale occhio potrebbe contemplare le violenze che Egli subì, gli schiaffi, gli sputi, i capelli strappati? Pensate sempre alla sua misericordia, al suo amore che gli fece sopportare tanti supplizi, alla sua dolcezza incantevole che non gli procurò che amarezze e la più orribile morte. Ed io oso dire che il suo dolore era il mio dolore. Il mio caro Figlio ed io, abbiamo riscattato il mondo per mezzo di un cuore. I boia duri e crudeli lo presero e lo stesero sulla Croce. Le sue mani adorabili subirono per prime la terribile tortura. Quale supplizio, quando i chiodi penetrarono nella parte dove l’osso era più duro e più forte! Quale tormento ad ogni colpo di martello!… La sua carne fu portata dai chiodi fino al legno della Croce. Questi chiodi erano molto grossi, quadrati e così mal battuti che presentavano su tutte le loro facce mille piccole schegge che lo lacerarono con sofferenze spaventose. Un dolore al di sopra di ogni dolore prodotto dalla forma di questi chiodi che oltrepassarono la Croce. Quando i suoi piedi e le sue mani non erano stati inchiodati al legno, la Passione fu addirittura spaventosa; ma i chiodi stessi non soddisfarono i boia. Essi tirarono i suoi piedi con una tale violenza che strapparono i suoi nervi e slogarono il suo corpo tendendolo orribilmente. Le piaghe delle sue mani sulle quali si concentrava tutto lo sforzo si allargarono, la sua testa era in un cespuglio di spine, e si potevano contare le sue ossa secondo la spaventosa profezia: “Hanno forato le mie mani e i miei piedi, posso contare tutte le mie ossa”. Vidi il mio carissimo Figlio miserabilmente appeso alla Croce, sulla quale si sforzava talvolta di distendersi a causa dell’eccesso di dolore. Tutte le vene, i nervi, i muscoli erano tirati e rotti. Poiché il peso trascinava il corpo, Egli era sospeso per le mani e per i piedi affinché la durezza dei chiodi fosse sentita più crudelmente, affinché la morte fosse perfetta nella tortura. La sua carne era schiacciata come in una pressa. Ed essendo così imporporato di sangue e così trafitto, sentivo gridare che era un ladrone, un bugiardo, che non c’era uomo più degno della morte che Lui. Questi oltraggi erano più umilianti per mio Figlio a causa della reputazione che le sue virtù e i suoi miracoli gli avevano acquistato. La folla irritata per essere stata abusata da un impostore così come proclamavano i suoi nemici, gli indirizzava mille ingiurie e maledizioni che rinnovavano fortemente il suo dolore. I suoi occhi erano mezzo-morti, la sua bocca insanguinata, la sua Faccia annientata, contusa. E guardandomi piangere senza consolazione così come i suoi amici, mio Figlio gridò con una voce piena di lacrime: “Mio Dio! Perché mi hai abbandonato?” E quando io, sua Madre, sentii queste parole, tutti le mie membra fremettero con un dolore straziante e troppo amaro per il mio cuore; e finché vissi, non potei dimenticare mai; mi sembrava di sentirle ancora e sempre. Mentre mio Figlio rimaneva così, straziato e livido, solo il suo Cuore era vivente. La vita combattuta con la morte in un corpo straziato. Quando, per un martirio troppo amaro, il dolore saliva dalle membra e dai nervi trafitti al Cuore, questo cuore provava incredibili sofferenze. E quando il dolore scendeva dal Cuore alle membra in brandelli, allora prolungava la sua morte con amarezza. Ma alla fine, il suo Cuore si spaccò sotto l’intollerabile dolore. Un soldato venne a conficcare la sua lancia nel costato del mio Figlio beneamato, così in profondità da fuoriuscire quasi dall’altra parte. Allora, vedendo il Cuore del mio caro Figlio trafitto, mi sembrava che anche il mio lo fosse. Lo si fece discendere dalla Croce, ed io lo ricevetti sulle mie ginocchia tutto livido e contuso! I suoi occhi morti erano pieni di sangue, la sua barba come una corda, la sua faccia contratta. Vidi le membra slogate, lo strappo interiore che l’orribile tiro del corpo aveva provocato. Questa slogatura delle membra, questa inumana tensione dei nervi, questo allungamento contro natura che avevano provocato i deicida, mi trafissero il cuore in un modo più doloroso ancora della vista delle piaghe aperte. Mio Figlio era sulle mie ginocchia come era stato sulla Croce, irrigidito in tutte le sue membra. Lavai le sue piaghe crudeli. Gli chiusi gli occhi e la bocca rimasti aperti alla sua morte. Infine lo si mise nel sepolcro. Oh! Quanto volentieri mi sarei fatta seppellire vivente con Lui se questa fosse stata la sua volontà! Posso dire che due cuori furono in un sepolcro. O figlia mia! Ho portato un peso schiacciante di dolore e di tribolazioni così pungenti che nessuna creatura saprebbe mai comprendere. Le mie prove hanno uguagliato la grandezza delle grazie che Dio ha messo in me. Guardo tutti quelli che sono nel mondo per vedere se ci sia qualcuno che consideri i miei dolori così amari da non essercene di uguali… e ne trovo ben pochi. Tu, figlia mia, non dimenticarlo, guarda le mie pene, le mie lacrime, e ricordati della Passione del mio carissimo Figlio. Che questo dolore non si allontani mai del tuo cuore.