Parla con la Vergine Maria

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martedì 8 maggio 2012

L'IMPORTANZA DELLA PREGHIERA


Innanzi tutto vediamo brevemente alcune delle cose che Gesù ci ha detto sulla preghiera. Di per sé, quasi tutto il Vangelo è una lezione sulla preghiera. Vediamo, soprattutto nei racconti di guarigione (il centurione, il cieco di Gerico, la cananea, ecc.) che Gesù risponde sempre ad una richiesta fatta con fede : "Tutto quello che chiederete con fede nella preghiera lo otterrete" (Mt 21,22). Ha insegnato a perdonare prima della preghiera : "quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perché anche il Padre vostro che è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati" (Mc 11,25). Ha insegnato ad essere costanti nella preghiera :"Bisogna pregare sempre, senza scoraggiarsi mai" (Lc 18,1).

A causa della nostra debolezza ha consigliato la preghiera per far fronte alle difficoltà che incontriamo :"Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chi chiede riceve, chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. Chi, tra voi, al figlio che chiede un pane darà una pietra ? O se gli chiede un pesce darà una serpe ? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele domandano" (Mt 7, 7-11).
Ha anche insegnato che non bisogna rifugiarsi nella preghiera per sfuggire ai problemi :"Non chiunque dice :Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli" (Mt 7,21). Gesù ha comandato di pregare per difenderci dal male :"Pregate per non entrare in tentazione" (Lc 22,40).
Vi sono situazioni in cui la forza dell’uomo e la sua buona volontà non bastano e c’è bisogno dell’aiuto di Dio, allora la preghiera è indispensabile. Nessun uomo è in grado di vivere la morale cristiana e soprattutto il comandamento dell’amore, con le proprie forze, per questo è indispensabile la preghiera, perché attraverso la preghiera Dio ci dona la Sua forza ;è Dio che ci rende capaci di amare pienamente.
Gesù ci ha dato un modello di preghiera :il Padre Nostro (Lc 11,1 ss.). Inoltre Gesù stesso passava molto tempo a pregare anche quando c’era molto da fare :"Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle tracce e, trovatolo, gli dissero :tutti ti cercano !" (Mc 1,35-37). Vi sono molti passi nei Vangeli che parlano di Gesù che prega.
Riguardo all’importanza della preghiera è illuminante l’esperienza di Vittorio Albisetti, un laico, psicoanalista e psicoterapeuta di successo, con alle spalle centinaia di pazienti guariti :"Ho capito, in questi ultimi tempi della mia esistenza, che la preghiera guarisce, perché essa al contrario dell’introspezione, aiuta a uscire da sé. Se è autentica, la preghiera trasforma la personalità.[...] Ho iniziato a trasformare i miei studi in scuole di preghiera e comincio a vedere i primi risultati : il depresso che sta meglio, il dissociato che migliora, il drogato guarito, perché hanno imparato a pregare. La preghiera non è un optional, ma una necessità. Senza la preghiera non c’è significato, non c’è senso per noi creature umane.[...] Pregare frequentemente non è e non deve essere solo dei monaci, ma soprattutto di noi, uomini di azione, persone che lavorano, che hanno una professione."
Esiste nell’uomo un senso spirituale, di cui non si tratta nei libri di psicologia, ma di cui molti uomini hanno fatto esperienza, e di cui anche ognuno di noi può fare esperienza. Questo senso spirituale nella Bibbia è chiamato cuore. In italiano la parola cuore designa l’affettività, la sede dei sentimenti, invece in ebraico designa quella facoltà spirituale che ci permette di entrare in rapporto con Dio.
Ogni battezzato è dotato di questa facoltà, il cuore nuovo ; ma il cuore deve essere esercitato, allenato, educato, altrimenti, come per le facoltà corporali o intellettive, esso si atrofizza. Ebbene, per risvegliare e sviluppare il cuore nuovo ricevuto al Battesimo, il mezzo privilegiato è la preghiera.
Dice S. Gregorio Sinaita :"La preghiera è la manifestazione del Battesimo". Per mezzo del Battesimo, Cristo e lo Spirito Santo vengono a dimorare "nella cella più intima e segreta del nostro cuore". Tuttavia, per la stragrande maggioranza il Battesimo è qualcosa ricevuto nell’infanzia di cui non si ha alcun ricordo. Sebbene il Cristo e lo Spirito Santo non cessino neppure per un solo momento di operare dentro di noi, la maggior parte di noi rimane abitualmente insensibile ed inconsapevole di questa intima presenza e attività.
La vera preghiera, allora, significa la riscoperta e la manifestazione di questa grazia battesimale. Pregare è passare da uno stato in cui la grazia è presente nei nostri cuori segretamente ed inconsapevolmente, alla percezione intima e alla consapevolezza dell’attività dello Spirito in noi.

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