Parla con la Vergine Maria

Parla con la Vergine Maria
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venerdì 30 novembre 2012

Madonna, ascoltaci mentre ti confidiamo le ansie quotidiane che assillano la nostra vita moderna

Maria, donna dei nostri giorni, vieni ad abitare in mezzo a noi. Tu hai predetto che tutte le generazioni ti avrebbero chiamata beata. Ebbene, tra queste generazioni c'è anche la nostra, che vuole cantarti la sua lode non solo per le cose grandi che il Signore ha fatto in te nel passato, ma anche per le meraviglie che egli continua a operare in te nel presente. Fa' che possiamo sentirti vicina ai nostri problemi. Non come Signora che viene da lontano a sbrogliarceli con la potenza della sua grazia o con i soliti moduli stampati una volta per sempre. Ma come una che, gli stessi problemi, li vive anche lei sulla sua pelle, e ne conosce l'ineditadrammaticità, e ne percepisce le sfumature del mutamento, e ne coglie l'alta quota di tribolazione.Maria, donna dei nostri giorni, liberaci dal pericolo di pensare che le esperienze spirituali vissute da te duemila anni fa siano improponibili oggi per noi, figli di una civiltà che, dopo essersi proclamata postmoderna, postindustriale e postnonsoché, si qualifica anche come postcristiana! Maria, donna dei nostri giorni, dandoti per nostra madre, Gesù ti ha costituita non solo conterranea, ma anche contemporanea di tutti. Prigioniera nello stesso frammento di spazio e di tempo. Nessuno, perciò, può addebitarti distanze generazionali, né gli è lecito sospettare che tu non sia in grado di capire i drammi della nostra epoca. Mettiti, allora, accanto a noi, e ascoltaci mentre ti confidiamo le ansie quotidiane che assillano la nostra vita moderna: lo stipendio che non basta, la stanchezza da stress, l'incertezza del futuro, l'usura dei rapporti, l'instabilità degli affetti, l'educazione difficile dei figli, l'incomunicabilità perfino con le persone più care, la frammentazione assurda del tempo, il capogiro delle tentazioni, la tristezza delle cadute, la noia del peccato… Facci sentire la tua rassicurante presenza, o coetanea dolcissima di tutti. E non ci sia mai un appello in cui risuoni il nostro nome, nel quale, sotto la stessa lettera alfabetica, non risuoni anche il tuo, e non ti si oda rispondere: 'Presente!'. Come un'antica compagna di scuola".

giovedì 29 novembre 2012

In cammino

La conoscenza suprema di Dio è il mio tesoro, l’amore il mio perno, il desiderio il mio naviglio, la menzione del Suo Nome fedele compagna di ogni momento, la fiducia mio gioiello, il dolore mio compagno, la sapienza la mia arma, la pazienza il mio mantello, la soddisfazione divina la mia caccia, l’impotenza il mio orgoglio, la via della rinuncia la mia guida, la certezza mio viatico, la sincerità mia difesa, così il mio sguardo si ristora nella tua preghiera. 

Quando …

O mio Dio quando, nel lungo cammino che a te conduce,
non ho più nulla, a te mi rivolgo;
quando la mia colpa mi fa  temere il castigo,
la speranza mi offre riparo alla tua giustizia;
quando l’errore mi affida al tuo tormento,
la fede mi annuncia la tua ricompensa;
e quando mi lascio vincere dall'oblio del sonno della mia debolezza;
i tuoi benefici e la tua generosità mi ridestano e mi risvegliano;
quando la disobbedienza e la rivolta mi allontanano da te,
cerco il tuo perdono e il tuo consenso.

Per trovare la grazia di Dio bisogna trovare Maria

Perciò, tutto si riduce a trovare un mezzo facile per ottenere da Dio la grazia necessaria per diventare santi; ed è proprio questo che voglio insegnarti. E ti dico che per trovare la grazia di Dio, bisogna trovare Maria.
- Soltanto Maria ha trovato grazia davanti a Dio per sé e per ogni uomo in particolare. I patriarchi, i profeti, tutti i santi dell'Antica Legge non hanno potuto trovare questa grazia.
 - Maria ha dato l'essere e la vita all'Autore di ogni grazia; per questo è chiamata Madre della grazia, Mater gratiae.
 -Dio Padre, da cui come da fonte essenziale discende ogni dono perfetto e ogni grazia, dandole il proprio Figlio le ha dato tutte le grazie, tanto che - dice san Bernardo - in lui e con lui le è stata comunicata la volontà di Dio.
 -Dio l'ha scelta come tesoriera, amministratrice e dispensatrice di tutte le grazie. Per questo ogni sua grazia e ogni suo dono passano per le mani di lei. E - secondo san Bernardino - per il potere che le è stato conferito, ella dà a chi vuole, come vuole, quando vuole e nella misura che vuole le grazie dell'eterno Padre, le virtù di Gesù Cristo e i doni dello Spirito Santo.
 -Come nell'ordine naturale ogni figlio deve avere un padre e una madre, così nell'ordine della grazia ogni vero figlio della Chiesa deve avere Dio per padre e Maria per madre. Chi si gloria di avere Dio per padre, ma non ha la tenerezza di un vero figlio per Maria, è un bugiardo che ha soltanto il demonio per padre.
 -Poiché Maria ha formato il Capo dei predestinati, Gesù Cristo, ancora a lei tocca formare le membra di questo Capo, i veri cristiani, perché una madre non forma la testa senza le membra, né le membra senza la testa. Perciò, se uno vuole essere membro di Gesù Cristo, pieno di grazia e di verità, deve essere formato in Maria per mezzo della grazia di Gesù Cristo, la quale si trova in lei in pienezza per essere comunicata in pienezza ai veri membri di Gesù Cristo e ai suoi veri figli.
 -Lo Spirito Santo, avendo sposato Maria e avendo prodotto in lei, per mezzo di lei e da lei Gesù Cristo, questo capolavoro, il Verbo incarnato, e non avendola mai ripudiata, continua ogni giorno a produrre i predestinati in lei e per mezzo di lei, in modo misterioso ma vero.
 -Maria ha ricevuto da Dio un dominio speciale sulle anime per nutrirle e per farle crescere in Dio. Sant'Agostino dice perfino che in questo mondo tutti i predestinati sono racchiusi nel seno di Maria, e vengono alla luce solo quando questa buona Madre li genera alla vita eterna. Per conseguenza, come il bimbo trae ogni nutrimento dalla propria madre, la quale proporziona il cibo alla sua debolezza, così i predestinati traggono ogni nutrimento spirituale e ogni vigore da Maria.
-A Maria Dio Padre ha detto: "In Iacob inhabita", Figlia mia, dimora in Giacobbe, cioè nei miei predestinati raffigurati da Giacobbe. A Maria Dio Figlio ha detto: "In Israel haereditare", Madre mia, prendi in eredità Israele, cioè i predestinati. Infine, a Maria lo Spirito Santo ha detto: "In electis meis mitte radices", mia Sposa fedele, poni le radici nei miei eletti. Chiunque è eletto e predestinato ha la Madonna dimorante dentro di sé, cioè nell'anima, e lascia che lei vi getti le radici di una profonda umiltà, di un'ardente carità e di ogni virtù.
-Maria è chiamata da sant'Agostino, e lo è effettivamente, forma Dei, vivo stampo di Dio. Ciò significa che soltanto in lei il Dio-uomo è stato formato al naturale, senza che abbia perduto alcun tratto della divinità; e che ancora soltanto in lei l'uomo può essere formato in Dio al naturale, quanto lo permetta la natura umana, per grazia di Gesù Cristo.
-Maria è il grande stampo di Dio, realizzato dallo Spirito Santo per formare al naturale un Uomo-Dio per mezzo dell'unione ipostatica, e per formare un uomo-Dio per mezzo della grazia. A simile stampo non manca nessun lineamento della divinità. Chiunque vi è gettato e si lascia plasmare, acquista tutti i tratti di Gesù Cristo, vero Dio, in maniera dolce e proporzionata alla debolezza umana, senza tante agonie e fatiche; in maniera sicura, senza timore delle illusioni, perché il demonio non ha mai avuto né avrà accesso in Maria, santa e immacolata, senza ombra della minima macchia di peccato.

-O anima cara, quanta differenza fra un'anima formata in Gesù Cristo con i mezzi ordinari da coloro che, come scultori, si fidano della propria bravura e si fondano sulla propria ingegnosità, e l'anima molto docile, distaccata, malleabile che, senza alcuna fiducia in se stessa, si getta in Maria e si lascia plasmare dall'operazione dello Spirito Santo! Quante macchie, difetti, ombre, illusioni, quanto di naturale e di umano c'è nella prima! E quanto pura, divina, somigliante a Gesù Cristo, è la seconda!

-Non c'è e non ci sarà mai creatura in cui Dio sia più grande - al di fuori di se stesso e in se stesso - che nella divina Maria, non eccettuati i santi, i cherubini e i più alti serafini. Maria è il paradiso di Dio e il suo mondo ineffabile, in cui il Figlio di Dio è entrato per operarvi meraviglie, per custodirlo e compiacersi. Ha fatto un mondo per l'uomo pellegrino: è il nostro; ha fatto un mondo per l'uomo beato, il paradiso; ma ne ha fatto un altro per sé e gli ha dato il nome di Maria. Questo è un mondo sconosciuto a quasi tutti i mortali della terra e incomprensibile a tutti gli angeli e i beati del cielo, che per l'ammirazione che provano nel vedere Dio così elevato e distante da loro, così segregato e nascosto nel suo mondo, la divina Maria, gridano giorno e notte: "Santo, Santo, Santo!".

-Felice, mille volte felice quaggiù, l'anima alla quale lo Spirito Santo rivela il segreto di Maria per conoscerlo, e alla quale apre questo giardino chiuso perché vi entri, questa fonte sigillata perché vi attinga e beva ad ampie sorsate le acque vive della grazia! In questa amabile creatura tale anima troverà solo Dio, senza creature, ma Dio nello stesso tempo infinitamente santo e sublime, infinitamente condiscendente e proporzionato alla sua debolezza. Poiché Dio è dappertutto, si può trovarlo dappertutto, perfino nell'inferno; ma non c'è luogo dove la creatura possa trovarlo più vicino a sé e più proporzionato alla propria debolezza che in Maria, perché a questo scopo vi è disceso. In ogni altro luogo è il Pane dei forti e degli angeli, ma in Maria è il Pane dei figli.

-Non si deve pertanto immaginare, come certi falsi illuminati, che Maria, essendo creatura, costituisca un impedimento all'unione con il Creatore: non è più Maria che vive, è Gesù Cristo solo, è Dio solo che vive in lei. La sua trasformazione in Dio sorpassa quella di san Paolo e degli altri santi, quanto il cielo sorpassa in altezza la terra. Maria è stata creata soltanto per Dio, e, lungi dal trattenere a sé un'anima, la proietta in Dio e la unisce a lui con tanta più perfezione quanto più l'anima si unisce a lei. Maria è la meravigliosa eco di Dio, e risponde: Dio! quando si grida: Maria!, e glorifica Dio quando, con santa Elisabetta, la si chiama beata. Se i falsi illuminati, tristemente ingannati dal demonio perfino nell'orazione, avessero saputo trovare Maria, e Gesù per mezzo di Maria, e Dio per mezzo di Gesù, non avrebbero fatto così terribili cadute. Quando si è trovata Maria, e per mezzo di Maria Gesù, e per mezzo di Gesù Dio Padre, si è trovato ogni bene, dicono i santi. E dicendo questo, non si eccettua niente: ogni grazia e amicizia di Dio, ogni sicurezza contro i nemici di Dio, ogni verità contro la menzogna, ogni facilità e vittoria contro le difficoltà della salvezza, ogni dolcezza e gioia nelle amarezze della vita.
-Non si vuol dire che chi ha trovato Maria con una vera devozione sia esente da croci e sofferenze. Tutt'altro! Ne ha di più perché Maria, essendo Madre dei viventi, dà a tutti i suoi figli dei pezzi dell'Albero della vita, la croce di Gesù. Però mentre sceglie buone croci, dà loro la grazia di portarle pazientemente e perfino con gioia, di modo che le croci che dà a quelli che le appartengono sono dei canditi o croci candite più che croci amare. Oppure, anche se sentono per un po' di tempo l'amarezza del calice che bisogna necessariamente bere per essere amici di Dio, la consolazione e la gioia che questa buona Madre fa seguire alla tristezza, li animano infinitamente a portare croci ancora più pesanti e amare.

martedì 27 novembre 2012

Resta qui con noi – Canti Religiosi

Uno dei canti religiosi più popolari … Se tu sei fra noi la notte non verrà..." il Signore è infatti la luce che vince la notte, le tenebre.

TESTO DEL CANTO
Resta qui con noi 
Le ombre si distendono scende ormai la sera
e si allontanano dietro i monti
i riflessi di un giorno che non finirà,
di un giorno che ora correrà sempre
perché sappiamo che una nuova vita
da qui è partita e mai più si fermerà.

Resta qui con noi il sole scende già,
resta qui con noi Signore è sera ormai.
Resta qui con noi il sole scende già,
se tu sei fra noi la notte non verrà.

S'allarga verso il mare il tuo cerchio d'onda
che il vento spingerà fino a quando
giungerà ai confini di ogni cuore,
alle porte dell'amore vero;
come una fiamma che dove passa brucia,
così il Tuo amore tutto il mondo invaderà.

Resta qui con noi ...

Davanti a noi l'umanità lotta, soffre e spera
come una terra che nell'arsura
chiede l'acqua da un cielo senza nuvole,
ma che sempre le può dare vita.
Con Te saremo sorgente d'acqua pura,
con Te fra noi il deserto fiorirà.

Resta qui con noi...

Pensieri sulla Vergine Maria


  •  Maria è il baluardo vivente che i nemici di Dio non hanno mai scalato e che i loro dardi non possono neppure intaccare. (S. Agostino)


  • ·        Maria Santissima continua in cielo il suo ufficio materno a riguardo dei Membri di Cristo cooperando alla nascita e allo sviluppo della Vita Divi­na nelle anime dei redenti. (Paolo VI)


  • ·        Come nella generazione naturale vi è un padre e una madre, così nella generazione soprannaturale e spirituale vi è un Padre che è Dio e una madre che è Maria. (S. Luigi di Montfort)


  • ·        Non sarò tranquillo finché non avrò un vero affetto filiale verso la Ver­gine Maria. (S. Giovanni Berchmans)


  • ·        Nelle vicende dolorose dei tempi non restano altri conforti che quelli del cielo e tra questi l’intercessione potente di quella che fu in ogni tem­po l’Ausiliatrice dei Cristiani. (S. Pio X)


  • ·        Se vogliamo aiutare gli altri, non possiamo avere successo senza l’aiuto della Madre di Cristo e Madre nostra, Maria Santissima. (S. Wyszynski)

  • ·        L’educazione del giovinetto per mezzo di Maria ha un’influenza costante su tutta la sua vita. Maria sarà per lui una leva per uscir fuori dal male: il nome di Maria produrrà sempre nel cuore di lui un palpito d’amore. (San Pier Giuliano Eymard)


  •         Maria ama la gioventù e quindi ama e benefica quanti della gioventù si prendono cura. (Don Bosco)


  • ·        Nei pericoli, nelle angustie, nei dubbi, pensa a Maria, invoca Maria. Se­guendo Lei, non devierai; invocandola, non ti disperderai; pensando a Lei, non peccherai; tenendoti stretto a Lei, non cadrai. (S. Bernardo)


  • ·        Con Maria il nostro cuore diventa umile davanti a Dio, affabile con gli uomini, compassionevole verso i poveri, mite con i nemici. (Don Edoardo Poppe)




lunedì 26 novembre 2012

Fra le tue mani, Maria, confidiamo la nostra preghiera

Ti promettiamo, Maria Immacolata, nostra cara Mamma, di essere nel mondo testimoni del tuo Cuore Immacolato, testimoniando per la Giustizia e la Verità, come tuo Figlio, Gesù, ci ha insegnato. Donaci il tuo soccorso potente perché possiamo essere fedeli alla nostra Missione. Amen. Fra le tue mani, Maria, rimettiamo il nostro spirito e ti confidiamo la nostra preghiera, la nostra missione, il nostro combattimento, la nostra famiglia e la nostra vita eterna. Aumenta in noi la vita interiore, la conoscenza della volontà di Dio, la fermezza, la forza, l’amore, l’intelligenza, la saggezza, il discernimento, lo spirito di profezia, l’equilibrio in tutte le cose e la consapevolezza che viviamo in vostra dolce e santa compagnia. Amen.

venerdì 23 novembre 2012

Un grazie a te Gesù...

Grazie Signore per il dono della vita
Grazie per la storia che mi hai dato
Grazie per gli errori che mi hai lasciato fare
Grazie per avermi ricondotto a Te
Grazie perché sto imparando a conoscermi
Grazie per la gioia che vuoi donarmi
Grazie perché sto conoscendo la Tua grandezza
Grazie perché sto imparando ad avere pazienza
Grazie perché sto imparando ad amare
Grazie per la pace che comincio ad avere
Grazie perché sto imparando a migliorarmi ogni giorno
Grazie per le persone che mi metti accanto
Grazie per la pazienza che hai con me
Grazie perché vuoi regalarmi il dono più grande: la salvezza eterna
Grazie per il Tuo amore infinito
Grazie mio Dio di tutto!

giovedì 22 novembre 2012

La Madonna Miracolosa contornata di luci



A Tutti i devoti, a tutti quelli che visitano questo sito, a tutte quelle persone che almeno una volta si sono soffermati a vedere l’immagine della Madonna, a tutti quelli che lasciano e scrivono messaggi alla Vergine; per voi tutti una nuova immagine della Madonna Miracolosa contornata di luci.
Grazie infinite per le numerose visite ricevute da tutta Italia e da ogni parte del mondo, Non finirò mai di ringraziarvi per aver reso questo sito un punto di riferimento, di speranza, di preghiera, di spiritualità e di immenso amore verso questa Madonnina.

Operatore del sito

martedì 20 novembre 2012

È DOVEROSO RINGRAZIARE OGNI GIORNO QUESTA MADRE

La Madonna è una Persona vivente, che ti ama, ti guarda, ti ascolta. Cogli occhi non La vedi, ma quante volte ti è vicina per difenderti dai diavoli, aiutarti a superare le tentazioni. Non La vedi e non La ringrazi, non aumenti le preghiere verso Lei, non ti sei forse ancora consacrato totalmente e ogni giorno a Lei. Ricorda sempre: la Madonna è tua Madre, può tutto e vuole darti tutto. Quando La chiami, sempre Lei viene, ti assiste, ti difende e ti guida nelle tempeste del mondo, ti illumina e ti conforta, ti allevia i dolori e ti dà pace. Non ti commuovi nel pensare che hai una Madre in Cielo che è la Madre di Dio che può darti ciò che tutte le ricchezze della terra non potranno mai darti?

lunedì 19 novembre 2012

Come prendersi cura degli ammalati

L'attività degli operatori sanitari ha un alto valore di servizio alla vita. È l'espressione di un impegno profondamente umano, assunto e svolto come attività non solo tecnica, ma di dedizione e amore per il prossimo. L'ammalato, infatti, ha bisogno di confidare la sofferenza del cuore prima e più di quella del corpo. Tutti i sotto indicati atteggiamenti benevoli dell'operatore sanitario sono finalizzati a far percepire al malato la volontà di condividere la sua sofferenza fisica e morale per alleviarla. Devono essere il più possibile spontanei e naturali, non frettolosi o distratti:

• Grande delicatezza. Entrare in punta di piedi nel mondo interiore dell'ammalato.

• Sensibilità e spirito intuitivo. I sintomi e i patimenti sono mascherati talvolta da ironia e diffidenza.

• Umiltà. Si manifesta concretamente nel tono di voce, nello sguardo; è importante anche il modo in cui si saluta il malato.

• Sorriso. Attraverso il sorriso l'operatore sanitario può portare ai malati e ai morenti la luce della speranza o della guarigione interiore.

• Capacità di immedesimarsi nel vissuto degli altri.

• Attenzione. Ascoltare con serietà, dando la giusta importanza a ciò che egli dice, anche se a volte può sembrare banale (per chi vive un problema non lo è).

• Calore umano. Tenendo conto del benefico effetto del contatto fisico, stringere la sua mano o fargli una piccola carezza.

La mano che stringe, il gesto che cura.

PREGHIERA DELLA DISPONIBILITA'

Padre mio, non Ti chiedo tante cose, né grandi cose, nemmeno poche o piccole cose: solo quello che a Te piace darmi, e come piace a Te.
Con queste io riempirò il mio giorno, il mio tempo, la mia epoca, che è questa in cui vivo; solo facendo queste avrò diritto di vivere sulla terra e meriterò l'eternità nel cielo.

domenica 18 novembre 2012

POESIA: Immagine e somiglianza

Hai creato me, a tua
immagine e somiglianza,
e m’hai donato occhi
per guardare e orecchie
per sentire.
Ed io, mi son sentito
piccino, per non aver
guardato abbastanza
e sentito a sufficienza
ciò che intorno a me accadeva.
Non ho guardato mai in faccia
alla sofferenza né alla miseria,
non ho voluto mai sentire
i lamenti né le implorazioni
di chi, in me, vedeva te.
Né tanto meno, ti ho mai
cercato nel volto altrui
né teso la mano nel
bisogno estremo, riconoscendo
solo la mia supremazia.
Ed or che lo vorrei, non riesco,
e mi aggrappo invano alla vita,
che vede precipitare la mia
immagine e la mia somiglianza,
nel profondo baratro del peccato.

venerdì 16 novembre 2012

Amati da Maria

La Madonna quindi ci ha amato e ci ama, ma cosa significa concretamente per noi credere che Maria ci vuole bene con tutta la trascendenza della carità teologale, ma anche con tutta la concretezza di un amore incarnato nell'identità della sua natura umana? Saperci e sentirci amati da Maria dovrebbe diventare, se ci credessimo davvero, uno dei momenti più incarnati del mistero della salvezza per la carità diffusa nei nostri cuori. A diffondere questa carità è certo Dio attraverso lo Spirito, per il dono inesauribile dei sacramenti di Cristo, ma è anche la maternità perenne di Maria. Questo credere nell'amore che la Madonna ci porta non è indulgere al sentimentalismo, ma è cercare di lasciarci prendere dal mistero di Dio nelle sue reali dimensioni: il Signore, le cose, le ha fatte e le ha volute così. D'altra parte il sapere e il credere che la Madonna ci ama, lo sperimentare la sua presenza, la sua attenzione, la sua materna vigilanza, fa parte del nostro vivere cristiano e vorrei anche dire dei nostri diritti filiali. Abbiamo diritto di rifugiarci in questa maternità che ci avvolge; abbiamo diritto di contare su questa consolazione dell'amore di Maria. E proprio perché è un nostro diritto di figli, diventa anche un nostro dovere credere nell'amore di nostra madre. Tanti problemi di cuore, tante aridità di sentimento, tante fermentazioni più o meno limpide che attraversano la nostra vita di ogni giorno, troverebbero così un fattore di trasparenza, di grazia e di pace.

giovedì 15 novembre 2012

Perché sentiamo il bisogno di venerare Maria?

La venerazione alla Madonna ci viene insegnata da Dio stesso che invia un Angelo a chiederle il consenso dell'Incarnazione. Ci viene insegnata dall'Angelo Gabriele che si presenta a Lei salutandola con parole di grazia e di lode. Ci viene insegnata dall'anziana Elisabetta che le va incontro esclamando «Donde a me l'onore di ricevere la Madre del mio Signore?... Beata te...» (Lc 1,43). Ci viene insegnata da san Giuseppe che sta accanto a Lei con il suo silenzio ripieno di amorosa venerazione. Ci viene insegnata dalla Chiesa che ha sempre costellato l'anno liturgico di feste mariane. Ci viene insegnata dalla fede e dalla pietà del popolo cristiano che lungo i secoli ha innalzato santuari, chiese, cappelle a Colei che, divinamente ispirata, predisse: «Tutte le generazioni mi chiameranno beata» (Lc 1,48). Ci viene insegnata da tutti i Santi che hanno popolato la terra, celebrando Maria con incontenibile amore. Chi mai potrà enumerare gli atti di venerazione in due millenni di fede e di amore alla celeste Mamma? Tutto questo ci dice che la venerazione alla Madonna, più che un dovere, è stato un bisogno, deve essere un bisogno per ogni cristiano. E noi sappiamo che il Magistero della Chiesa ha sempre sentito questo bisogno universale e lo ha espresso con la fioritura delle feste e delle celebrazioni mariane inserite nell'anno liturgico, in armonia con i misteri di Cristo. In tal modo, tutta la Chiesa, più e più volte, è chiamata ed è guidata a prestare alla Madonna il supremo culto di venerazione e di lode: il culto liturgico. L'Esortazione Apostolica del papa Paolo VI, «Per il culto della Beata Vergine» ribadisce gioiosamente la verità del posto onorifico di Maria Santissima nella liturgia, e dell'impegno del cristiano di onorare la celeste Regina anzitutto con la liturgia, e insieme con i devoti esercizi di pietà mariana. Gli atti di venerazione alla Madonna vanno da quelli più grandi e solenni a quelli più semplici e comuni. Edificare per l'Immacolata due piccole «Città» interamente consacrate a Lei, come fece san Massimiliano M. Kolbe in Polonia e in Giappone, non è certo cosa da tutti. Costruire splendide chiese in onore della Beata Vergine, come fecero, ad esempio, san Giovanni Bosco a Torino, e il Beato Bartolo Longo a Pompei, sono opere di venerazione imponente che solo pochi possono compiere. Ugualmente, dedicare alla Beata Vergine un monastero di vergini consacrate, e coltivarlo come «Colombaio della Vergine», tenendo la Madonna quale Priora della comunità, come fece santa Teresa di Gesù, non è venerazione ordinaria, ma straordinaria, e non è possibile a chiunque.Si deve dire lo stesso della fondazione di Ordini, Congregazioni e associazioni mariane; della composizione di opere mariane (libri, pitture, sculture, musiche ..), e anche della dedicazione di cappelle e altari alla Beata Vergine. Ci sono stati Santi e devoti che hanno fatto tutto ciò, specialmente la dedicazione di cappelle e altari (così fecero, ad esempio, san Bonaventura, san Gaetano, sant'Alfonso... fino al beato Orione, al beato Alberione, a san Pio da Pietrelcina). Anche la serafina dell'Eucaristia, santa Giuliana Falconieri, non solo fece, ma lasciò come obbligo alle sue suore, che «in ciascuna chiesa dell'Ordine nostro ci sia una cappella o un altare in onore della Nostra Signora».Ma se non tutti possono offrire alla Madonna questi grandi atti e opere di venerazione, tutti però possono compiere quegli atti ordinari di venerazione che sono alla portata anche dei piccoli, come la preghiera quotidiana alla Madonna, il culto delle immagini di Maria, la visita ai santuari, alle cappelle, agli altari della Beata Vergine, il saluto alle edicole mariane che si incontrano lungo la strada, la recita di pie giaculatorie alla celeste Mamma, la gentile premura di ornare con fiori le immagini di Maria Santissima, il culto di un piccolo altarino o di un quadro della Madonna nella nostra casa, di un Rosario portato in tasca, di una medaglina al collo, di un'immaginetta della Madonna nel portafogli, nel libro di studio, sul tavolo di lavoro... Chi non potrebbe fare queste cose?

mercoledì 14 novembre 2012

Poesia:Aprimi al tuo silenzio

Signore, mi ricordo di tutto,
non posso dimenticarmi di te,
della tua tenerezza.

Aprimi al tuo silenzio,
tutto ciò che ho dimenticato
sussurralo al mio orecchio.

Non vorresti confidarmi ciò
che mi rende fedele a te;
non vuoi che la mia carne
ritrovi il ricordo
della tua mano stretta nella mia?

Nel più profondo di me incidi
con tutto il tuo fuoco
la meraviglia del tuo amore,
della tua gloria.

Allora la mia vita si risveglierà
e il mio amore saprà ricordarsi,
e vedrai tutto il mio essere
ardere della Parola di gioia
e correre davanti ai fratelli
per cantare il suo Signore
e lodare il mio Dio.

martedì 13 novembre 2012

LA MADONNA È LA «PORTA DEL CIELO»

Dobbiamo avere la devozione alla Madonna perché è una garanzia di salvezza eterna, è un segno di predestinazione al Paradiso. Sant'Agostino dice che sulla terra i predestinati so­no tutti chiusi nel seno di Maria. San Bonaventura afferma: «Chiunque è segnato dalla devozione a Maria sarà segnato nel libro della vita». Ossia, in parole ancora più chiare: chi ama la Madonna ha il Paradiso assicurato. Sant'Alfonso arriva a dire: «Chi ama la Madonna può essere così sicuro del Paradiso come se già vi si trovasse».La devozione alla Madonna, quindi, è sicurezza del Regno dei Cieli. La Madonna viene chiamata «Porta del Cielo», e non si entra in Paradiso se non attraverso Lei. Così disse san Bonaventura con frase scultorea: «Nessuno può entrare in Paradiso se non passa per Maria, che è la porta». Ed è consolante pensare che tutti possono essere devoti della Madonna e stare perciò attaccati a questa «Porta del Cielo»: santi e peccatori, fedeli e infedeli. La Madonna è la Madre di tutti, è la Corredentrice universale, è la Mediatrice di chiunque vuol salvarsi, è la Regina d'amore dell'universo. Se Dio Padre «vuole tutti gli uomini salvi» (1 Tm 2,4), anche la Madonna, Madre universale, vuole che tutti si salvino eternamente. E come Gesù disse che alle sue pecore Egli dona «la vita eterna e non andranno mai perdute e nessuno le rapirà dalla mia mano» (Gv 10,28), così Maria, celeste Corredentrice, non permetterà mai che il demonio le strappi di mano nessuno dei suoi devoti. «Chi trova me trova la vita e avrà da Dio la salvezza» (Pro 8,35): così la Chiesa fa dire a Maria Santissima nella Liturgia.

La bellezza di Maria

L'ho vista bella come una colomba che saliva sugli specchi delle acque, e il suo profumo inestimabile fluiva immenso dalle sue vesti. Come giorni di primavera la cingevano petali di rose e gigli di convalli. Chi è Costei che sale dal deserto come nuvola di fumo dagli aromi di mirra e di incenso? Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo... Come giorni di primavera la cingevano petali di rose e gigli di convalli.

lunedì 12 novembre 2012

Significato della consacrazione a Maria

Se Maria è mediatrice imprescindibile e universale della nostra cristificazione, se cioè nessun uomo può entrare nel mistero del Figlio di Dio fatto uomo prescindendo dalla mediazione materna almeno indiretta di Maria, il ricorso alla Madre di Dio diventa un fattore determinante della nostra effettiva cristificazione. Si può prendere atto di questo stato di cose a livelli diversi: di implicita ammissione, oppure di invocazione occasionale, di ricorso costante, di dedizione piena a Maria come a Madre. La consacrazione a Maria, al suo Cuore Immacolato costituisce la risposta più adeguata alla mediazione materna di Maria. Il popolo cristiano, che sperimenta continuamente il potere della mediazione materna di Maria, giustamente vuole approfittarne per i suoi fini di santificazione e salvezza, affidandosi a lei. Questo affidarsi a Maria si è espresso, lungo i secoli, in varie forme di dedizione, più o meno integrali. Il vocabolario è ricco e significativo. La devozione stessa a Maria indica l'atto di votarsi a lei, di offrirsi in voto alla Madre di Dio perché essa quasi garantisca la salvezza del credente. Altri invece si offrono a Maria, si donano a lei. Negli ultimi secoli è invalso l'uso di consacrarsi a Maria, cioè di rendersi suo possesso sacro e intangibile. Sempre in una linea di ricerca di modi più profondi e radicali di offrirsi, questa consacrazione, con S. Grignon de Monfort, si è espressa come schiavitù mariana. Al di là di questa terminologia, che urta la sua sensibilità, il cristiano fervente d'oggi non cessa di voler appartenere totalmente a Maria, di darsi a lei come a Madre. Questo desiderio assume sfumature diverse che determinano la scelta dei modi di esprimersi; ma è indubbio che, sotto la diversità del linguaggio, la volontà di darsi a Maria resti immutata nella coscienza della Chiesa.
Ma che cosa vuol dire «consacrarsi a Maria»?
La consacrazione alla Vergine è intesa sostanzialmente in due diversi modi di offrirsi:- Più comunemente i nostri fedeli si consacrano a Maria con la mentalità di chi invoca una protezione, cioè come persone da proteggere dal peccato, dai mali della vita, fino alla salvezza eterna. Questo modo comune di intendere la consacrazione è certamente molto valido e gradito a Maria, ma rimane a un livello di comprensione materiale. L'assistenza materna di Maria eserciterà senza dubbio un influsso trasformatore sulla persona che a lei si offre, ma tale trasformazione non viene intesa come obiettivo proprio della consacrazione.
- Più a fondo, ci si consacra a Maria per essere posseduti radicalmente da lei, per realizzare una profonda conformità interiore con lei: come persone da trasformare secondo lo spirito di Maria, e quindi di Cristo suo Figlio. Ci si offre a Maria per essere progressivamente sempre più posseduti dallo Spirito, che in lei si è espresso secondo le accentuazioni tipiche della sua femminilità immacolata, verginale e materna.Lo stesso Spirito, che ha foggiato e ispirato incessantemente la umanità del Cristo e non un altro Spirito, perché il mistero dell'unità salvifica è animato da uno Spirito solo, lo stesso Spirito che nel Cristo si esprime in pienezza di umanità e di virilità, ha operato in Maria il capolavoro della mediazione materna, ricco di inesauribili valenze. Ha fatto di Lei la «via» spirituale agevole al Cristo: quella via che facilita il lavoro, che addolcisce le asprezze, che garantisce la riuscita. Chi si è dato in questo modo a Maria sarà portato a dare concretezza a questa dedizione mediante sentimenti, comportamenti e azioni che lo riportano all'imitazione della sua Madre, a ispirarsi al suo spirito. Si troverà frequentemente di fronte al volto immacolato di Maria, e sentirà il richiamo all'innocenza, alla purificazione del cuore. Incontrerà il suo sguardo verginale, che ispira castità gioiosa. Si sentirà circondato dalle provvidenze materne di Maria, che è piena di dolcezza e di attenzioni delicate per i suoi figli prediletti, e ispirerà il proprio comportamento alle grandi virtù che hanno fatto di Maria la Madre di Dio: fede, forza d'animo, disponibilità alla voce di Dio, prudenza, mitezza, amore sconfinato per Dio e per gli uomini...Il darsi a Maria nel modo più radicale possibile non oscura la nostra piena dedizione a Gesù, al suo Cuore, al suo Spirito, ma la dispone meglio, la facilita e garantisce. Il fatto che lo Spirito abbia voluto questo tipo di mediazione legato all'essere di una donna immacolata, vergine e Madre di Cristo, ha un'incidenza incalcolabile sia nella sfera teologica che in quella psicologica. Se a Dio piace concederci le sue grazie tramite sua Madre, costituendola mediatrice universale di tutti i suoi tesori, è chiaro che ogni tentativo di accedere al gran Re mediante la sua stessa Madre gli è particolarmente gradito, mentre non è priva di presunzione la trascuratezza di tale mediazione. La persona che si dà pienamente a Maria rimane libera di rivolgersi direttamente a Gesù e al Padre, ma questa sua libertà si svolge nel clima della mediazione indiretta e implicita di Maria. Nella sfera psicologica, inoltre, Dio ci offre la mediazione di sua Madre perché sa quanto la donna vergine e madre risponde alle esigenze più profonde dell'animo umano. Nulla togliendo alla fonte della grazia, anzi illuminandosi di essa, Maria facilita il nostro accesso a Dio infondendo nel nostro cuore assetato di maternità le dolcezze del suo affetto materno e le finezze del suo cuore verginale.

Come consacrarsi a Maria?

Quale formula usare per consacrarsi a Maria? Esistono nei libri spirituali varie formule e suggerimenti che si possono lodevolmente seguire. Per una comprensione migliore di un gesto che ha valore nella misura che raggiunge veramente il nostro essere individuale, suggeriamo che l'offerta sia formulata in modo personale, meditandone a lungo il contenuto e l'estensione, aggiungendovi quegli impegni concreti che ne ravvivino costantemente l'efficacia, preparandosi all'offerta con particolare intensità. La consacrazione, infatti, diventerà operante nella misura che sarà attualizzata in modo permanente. Secondo il modo personale di concepire le cose, e di intuire la mediazione materna di Maria, ogni consacrato apporta alla sua offerta le accentuazioni tipiche della propria evoluzione spirituale, quelle che meglio corrispondono alle sue esigenze interiori e alla propria inconfondibile vocazione. Uno potrà incentrare la propria scelta nel «fiat», un altro nel «magnificat», un altro nel «meditare la Parola» o nel « custodirla». Tutte intuizioni ottime nella misura che vengono interiorizzate con la progressività dei processi vitali. Importa molto che la consacrazione si innesti nella concretezza delle condizioni personali, e che siano garantiti i modi per ravvivarla ogni giorno.

domenica 11 novembre 2012

Guardami...questo è quello che vorrebbe Gesù

Guardami nella grotta di Betlem, e vedi che mi sono fatto piccolo per tuo amore. Puoi dubitare di me? Se un re per beneficarti si facesse servo e, ridotto in estrema povertà, si umiliasse per arricchirti, potresti dubitare del suo amore? Guardami nel mio nascondimento di Nazaret, ridotto ad operaio... Intendi che, avendo creato il mondo con un fiat, mi sono ridotto ad operaio per sollevarti nelle angustie del tuo lavoro? Puoi lamentarti del tuo stato di umiltà, quando io ho scelto uno stato di umiliazione per confortarti? Guardami sulla Croce, tutto piaghe, nudo come un verme per salvarti: puoi dubitare di un amore che per te s'è immolato?Guardami risorto e asceso al Cielo, dove sono andato per prepararti il luogo di eterna felicità: puoi sospirare ad altro che alla Patria eterna? Se tu avessi tutti i beni della terra, non dovresti lasciarli? E se invece di una modesta casa avessi un palazzo reale, potrebbe essere questo per sempre la tua dimora? Vanità delle vanità, figlia mia, è tutto vanità fuorché il vivere di Dio e amarlo sopra tutte le cose! (cf Qo 1,1). Vivi alla giornata, come pellegrina solitaria, unisciti alle mie umiliazioni e alla mia povertà, ricevimi nell'Ostia d'amore, riguardami come tuo amico, vieni a visitarmi, parlami, sfogati con me, e l'anima tua sarà piena di pace.

venerdì 9 novembre 2012

Vergine Maria guida sempre i nostri passi e donaci la tua materna protezione

Ti supplichiamo dolce e tenera Madre Miracolosa, guida sempre i nostri passi, a volte incerti e vacillanti, donaci sempre la Tua compagnia con la Tua materna protezione. Da Te vogliamo imparare l'umiltà, la semplicità, e la purezza del cuore; l'amore sollecito e gratuito, sola fonte di carità, di giustizia e di pace. Aiutaci, Vergine Santissima, ad uscire dai nostri miseri e sterili egoismi, che ci rendono spesso distratti, indifferenti ed incapaci di parole gentili e di conforto, di un sorriso sincero e di una mano protesa verso il prossimo, specie quello più bisognoso. A Te, Vergine Miracolosa e Madre dolcissima, affidiamo i nostri figli: sostienili e proteggili sempre, specialmente quelli più bisognosi del Tuo aiuto, perché malati nel corpo, nella mente e nello spirito. In particolare affidiamo totalmente a Te e al Tuo figlio i diversamente abili, proteggili sempre, ancor più quando tramonterà  la nostra vita terrena. Possano trovare sempre chi li ami, chi li accolga. T'invochiamo infine, Vergine Santa: intercedi per noi tutti, presso il Tuo amatissimo figlio Gesù, affinché voglia effondere copiosamente su di noi la sua Grazia, il suo Perdono e la sua Benedizione. Amen

giovedì 8 novembre 2012

PREGHIERA DELLA MAMMA:PER TUTTE LE MAMME DEL MONDO

«...Ora voglio dedicare questa preghiera alle mamme che,
in ogni angolo della terra attendono un figlio.
Mamme felici, intente a preparare un corredino tutto bellezza...
Mamme serene, fiduciose che la tua Provvidenza penserà anche a questo nuovo figlio.Mamme angosciate, che pensano ai figli già morti per la fame...
Mamme trepidanti, che non sanno se la loro gravidanza avrà buon esito.
Mamme italiane e francesi, americane e congolesi,
cinesi e filippine, australiane e brasiliane, indiane e arabe...
Che importa? in tutti si rinnova un mistero: in tutte cresce una vita.
Signore, ti prego per ogni mamma, per la sua famiglia, per il suo ambiente.
Signore fa' che ogni bambino che nasce,
sia spiritualmente adottato da tutte le mamme del mondo…»


PREGHIERA DELLA MAMMA
Signore, Ti affido i miei figli: veglia su di loro.
Li ho cresciuti nella tua conoscenza,
ho fatto loro conoscere ed amare il Tuo Amore.
Ora sono cresciuti, si sono a poco a poco staccati da me.
Sono Persone. Ho cercato con impegno attento,
di abituarli a fare a meno di me. Di me, non di te, Signore.
Tu me li avevi donati e affidati, io li ho cresciuti nel Tuo nome.
Ora sono io che li affido a Te. A Te che li puoi seguire dovunque.
Meglio di quanto non abbia mai potuto fare io.
Signore, io non ti prego di allontanare da loro le difficoltà;
ma fa' che essi trovino in Te la forza per superarle: esse li matureranno.
Non Ti prego di allontanare da loro i pericoli, ma fa' che essi
li sappiano affrontare con coraggio e bontà: essi li faranno uomini.
Non Ti prego di evitare loro le delusioni della vita,
ma di conservare loro la speranza e la fede: con esse potranno rendere il mondo migliore.E se non mancherà loro, Signore, certamente la loro parte di dolore quotidiano,da', loro, Ti prego, la forza di unirlo a quello del Tuo divin Figlio, di offrirlo a Te:esso li farà santi. Veglia, ti prego, sui miei figli....

martedì 6 novembre 2012

Raccolta di Poesie scritte da Madre Teresa di Calcutta

Una Raccolta delle più belle Poesie scritte da Madre Teresa di Calcutta, capolavori che restano impressi nella nostra mente e magari si torna a leggerli più volte. CLICCA QUI SE VUOI LEGGERE LO SPECIALE CHE QUESTO SITO HA DEDICATO A MADRE TERESA DI CALCUTTA

Dai il meglio di te...
L'uomo è irragionevole, illogico, egocentrico
NON IMPORTA, AMALO
Se fai il bene, ti attribuiranno secondi fini egoistici
NON IMPORTA, FA' IL BENE
Se realizzi i tuoi obiettivi, troverai falsi amici e veri nemici
NON IMPORTA, REALIZZALI
Il bene che fai verrà domani dimenticato
NON IMPORTA, FA' IL BENE
L'onestà e la sincerità ti rendono vulnerabile
NON IMPORTA, SII FRANCO E ONESTO
Quello che per anni hai costruito può essere distrutto in un attimo
NON IMPORTA, COSTRUISCI
Se aiuti la gente, se ne risentirà
NON IMPORTA, AIUTALA
Da' al mondo il meglio di te, e ti prenderanno a calci
NON IMPORTA, DA' IL MEGLIO DI TE

Trova il tempo…
Trova il tempo di pensare
Trova il tempo di pregare
Trova il tempo di ridere
È la fonte del potere
È il più grande potere sulla Terra
È la musica dell'anima.
Trova il tempo per giocare
Trova il tempo per amare ed essere amato
Trova il tempo di dare
È il segreto dell'eterna giovinezza
È il privilegio dato da Dio
La giornata è troppo corta per essere egoisti.
Trova il tempo di leggere
Trova il tempo di essere amico
Trova il tempo di lavorare
E' la fonte della saggezza
E' la strada della felicità
E' il prezzo del successo.
Trova il tempo di fare la carità
E' la chiave del Paradiso.

Ama…
Ama finche’ non ti fa male,
e se ti fa male,
proprio per questo sara’ meglio.
Perché’ lamentarsi?
Se accetti la sofferenza
e la offri a Dio, ti darà gioia.
La sofferenza
è un grande dono di Dio:
chi l’accoglie,
chi ama con tutto il cuore,
chi offre se stesso
ne conosce il valore.
Tieni sempre presente che la pelle fa le rughe,
i capelli diventano bianchi,
i giorni si trasformano in anni.
Però ciò che é importante non cambia;
la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è la colla di qualsiasi tela di ragno.
Dietro ogni linea di arrivo c’è una linea di partenza.
Dietro ogni successo c’è un`altra delusione.
Fino a quando sei viva, sentiti viva.
Se ti manca cio` che facevi, torna a farlo.
Non vivere di foto ingiallite…
insisti anche se tutti si aspettano che abbandoni.
Non lasciare che si arrugginisca il ferro che c’è in te.
Fai in modo che invece che compassione, ti portino rispetto.
Quando a causa degli anni
non potrai correre, cammina veloce.
Quando non potrai camminare veloce, cammina.
Quando non potrai camminare, usa il bastone.
Però non trattenerti mai!

Inno alla vita…
La vita è un'opportunità, coglila.
La vita è bellezza, ammirala.
La vita è beatitudine, assaporala.
La vita è un sogno, fanne realtà.
La vita è una sfida, affrontala.
La vita è un dovere, compilo.
La vita è un gioco, giocalo.
La vita è preziosa, abbine cura.
La vita è ricchezza, valorizzala.
La vita è amore, vivilo.
La vita è un mistero, scoprilo.
La vita è promessa, adempila.
La vita è tristezza, superala.
La via è un inno, cantalo.
La vita è una lotta, accettala.
La vita è un'avventura, rischiala.
La vita è la vita, difendila.
La peggiore malattia oggi
è il non sentirsi desiderati
ne’ amati, il sentirsi abbandonati.
Vi sono molte persone al mondo
che muoiono di fame,
ma un numero ancora maggiore
muore per mancanza d’amore.
Ognuno ha bisogno di amore.
Ognuno deve sapere
di essere desiderato, di essere amato,
e di essere importante per Dio.
Vi è fame d’amore,
e vi è fame di Dio.
Ama la vita così com'è
Amala pienamente, senza pretese;
amala quando ti amano o quando ti odiano,
amala quando nessuno ti capisce,
o quando tutti ti comprendono.
Amala quando tutti ti abbandonano,
o quando ti esaltano come un re.
Amala quando ti rubano tutto,
o quando te lo regalano.
Amala quando ha senso
o quando sembra non averlo nemmeno un po’’.
Amala nella piena felicità,
o nella solitudine assoluta.
Amala quando sei forte,
o quando ti senti debole.
Amala quando hai paura,
o quando hai una montagna di coraggio.
Amala non soltanto per i grandi piaceri
e le enormi soddisfazioni;
amala anche per le piccolissime gioie.
Amala seppure non ti dà ciò che potrebbe,
amala anche se non è come la vorresti.
Amala ogni volta che nasci
ed ogni volta che stai per morire.
Ma non amare mai senza amore.

Non vivere mai senza vita!
Il giorno più bello? Oggi.
L’ostacolo più grande? La paura.
La cosa più facile? Sbagliarsi.
L’errore più grande? Rinunciare.
La radice di tutti i mali? L’egoismo.
La distrazione migliore? Il lavoro.
La sconfitta peggiore? Lo scoraggiamento.
I migliori professionisti? I bambini.
Il primo bisogno? Comunicare.
La felicità più grande? Essere utili agli altri.
Il mistero più grande? La morte.
Il difetto peggiore? Il malumore.
La persona più pericolosa? Quella che mente.
Il sentimento più brutto? Il rancore.
Il regalo più bello? Il perdono.
Quello indispensabile? La famiglia.
La rotta migliore? La via giusta.
La sensazione più piacevole? La pace interiore.
L’accoglienza migliore? Il sorriso.
La miglior medicina? L’ottimismo.
La soddisfazione più grande? Il dovere compiuto.
La forza più grande? La fede.
Le persone più necessarie? I sacerdoti.
La cosa più bella del mondo? L’amore.

Le opere dell’amore…
Le opere dell’amore
sono sempre opere di pace.
Ogni volta che dividerai
il tuo amore con gli altri,
ti accorgerai della pace
che giunge a te e a loro.
Dove c’è pace c’è Dio,
è così che Dio riversa pace
e gioia nei nostri cuori.

Sulla Gioia…
Un cuore gioioso è il normale risultato
di un cuore che arde d'amore.
La gioia non è semplicemente una questione di temperamento,
è sempre difficile mantenersi gioiosi:
una ragione di più per dover cercare di attingere
alla gioia e farla crescere nei nostri cuori.
La gioia è preghiera; la gioia è forza; la gioia è amore.
E più dona chi dona con gioia.

Ai bimbi e ai poveri, a tutti coloro che soffrono e sono soli,
donate loro sempre un gaio sorriso;
donate loro non solo le vostre premure, ma anche il vostro cuore.
Può darsi che non si sia in grado di donare molto,
però possiamo sempre donare la gioia
che scaturisce da un cuore colmo d'amore.
Se nel vostro lavoro incontrate difficoltà e le accettate con gioia,
con un largo sorriso, in ciò, al pari di molte altre cose,
vedrete le vostre opere buone.
E il modo migliore per dimostrare la vostra gratitudine
consiste nell'accettare ogni cosa con gioia.

Se sarete colmi di gioia, la gioia risplenderà nei vostri occhi
e nel vostro aspetto, nella vostra conversazione e nel vostro appagamento.
Non sarete in grado di nasconderla poiché la gioia trabocca.

La gioia è assai contagiosa.
Cercate, perciò, di essere sempre
traboccanti di gioia dovunque andiate.

La gioia dev'essere uno dei cardini della nostra vita.
E' il pegno di una personalità generosa.
A volte è altresì un manto che avvolge
una vita di sacrificio e di donazione di sé.
Una persona che possiede questa dote spesso raggiunge alti vertici.
Splende come un sole in seno a una comunità.

Che Dio vi renda in amore tutto l'amore che avete donato
o tutta la gioia e la pace che avete seminato attorno a voi,
da un capo all'altro del mondo.